Di Federica Azzali.
L’animale che da Spielberg in avanti ci fa tanta paura è oggi a rischio di estinzione.
Sicuramente, complici anche i mezzi di informazione che enfatizzano gli attacchi di squali più di quelli di altri animali, questo principe dei mari è diventato sinonimo di pericolo.
Ma il dato di fatto è un altro: ogni anno sono meno di dieci in tutto il mondo le persone che muoiono a causa di un attacco in mare aperto, mentre sono centinaia di migliaia gli esemplari di questo predatore che vengono uccisi dall’uomo, che se ne ciba e molto spesso lo fa a sua insaputa.
Il risultato? Che quasi tutte le sottospecie sono oggi minacciate.
Se in pescheria o al supermercato cercate un cartellino o un’etichetta con la dicitura “squalo” non la troverete. Non troverete neppure immagini o disegni che la richiamino, come invece avviene spesso per tonni, pesce spada, salmoni, granchi e altri esemplari considerati spendibili in termini di marketing. Lo squalo invece no. Viene comprato come palombo, verdesca, spinarolo e tanti altri nomi commerciali che risultano più innocui.
Nulla di tutto ciò risulta essere illegale, perché quelli che arrivano sui banchi sono esemplari pescati regolarmente, almeno in base alle leggi in vigore in molti Paesi del mondo. Altra pratica molto richiesta soprattutto nella cucina orientale è quella del finning, ovvero del taglio delle pinne, che è vietata in Europa, ma considerata lecita in molti altre aree del pianeta.
Noi come Flott, abbiamo definito una politica aziendale ad hoc applicando puntualmente il “codice di condotta della FAO per la pesca responsabile.
Il declino di questa specie porterà a gravi ripercussioni su tutta la catena alimentare: ricordiamo che tutti i grandi predatori al vertice delle catene alimentari hanno il compito di regolare gli equilibri dei loro habitat. Lo squalo lo fa negli oceani, anche se di questo passo non lo potrà più fare.
Ogni anno vengono pescati almeno 100 milioni di squali in modo regolare, ma si sale a 270 milioni considerando il ben più ampio bacino dell’illegalità e della pesca senza controlli. Ma anche limitandosi ai 100 milioni di catture legali, statisticamente è come se venissero catturati 200 squali ogni minuto!
Lo squalo è un animale antico, sopravvissuto a cinque estinzioni di massa non avendo altri predatori sopra di sé, oggi rischiano di sparire a causa del vero predatore: l’uomo.